giovedì 12 giugno 2014

Il libro del fiume di Ian Watson

http://blog.librimondadori.it/blogs/urania/
Articolo di: AleK

Come potete notare dall'immagine di copertina, il titolo reale di questo libro edito da Urania è "Il libro del fiume e delle stelle".
Si tratta infatti di una raccolta di due libri componenti una trilogia, ovvero Il libro del fiume; Il libro delle stelle e (assente) Il libro delle creature.

Ho preferito iniziare a buttar giù queste righe iniziando con Il libro del fiume, scriverò le mie impressioni su Il libro delle stelle solo in seguito, una volta che l'avrò letto.
Sappiate che non vi racconterò nulla della trama (neppure la quarta di copertina), non temete, se ci saranno dei riferimenti, saranno di poco conto.

Ancora una volta vi premetto che io non sono un letterato e, molto probabilmente, non ho alcuna competenza nel campo delle recensioni letterarie.
Ma siccome questo è un blog dedicato alle passioni e tra le mie passioni c'è pure la lettura, ho deciso comunque di lasciare per iscritto il mio pensiero, anche perché spesso, lo sforzo creativo alla basa della scrittura ci permette di chiarire a noi stessi i perché alla base delle nostre impressioni o dei nostri gusti...



E anche questa volta salterò qualsiasi preambolo e arriverò subito al nocciolo della questio: questo primo libro non mi è piaciuto.

Non fraintendetemi, non si tratta di spazzatura, sebbene priva di colpi di scena, la storia è emozionante, al centro del libro (e del mondo lì raccontato) c'è un grande mistero, un mistero che si va svelando a poco a poco ma che, pare, non debba terminale per forza con una arrampicata sugli specchi, bensì con una soluzione convincente.
Dico pare perché ne Il libro del fiume solo parte del mistero è stato svelato, la sua conclusione dovrebbe arrivare con Il libro delle stelle (per quello la raccolta dei due libri in un unico volume) e per ora non è male.

Ma allora perché non mi è piaciuto?
Beh, fondamentalmente perché il libro è tutto lì.
Un'accozzaglia inutile di buone idee, di sense of wonder un tanto al chilo, per regalare notti bagnate anche al più timido dei sognatori.

E a me, tutto questo non basta.

Già dalle prime righe mi si era alzato il sopracciglio, c'era un mistero che più mistero non si può... un enigma davvero affascinante. E quando un'opera inizia con un enigma grande come il mondo intero, è difficile che l'autore abbia trovato spazio all'interno del suo grande atto di onanismo mentale per qualcos'altro di più interessante.
Certo anche io cedo sotto il fascino degli enigmi, sono un tipo parecchio curioso, purtroppo però la mia esperienza mi dice che, ogni volta che arrivo alla fine, sia che la soluzioni sia stata di mio gradimento, sia che non lo sia stata, mi assale un grande senso di vuoto, di aver sprecato il mio tempo inutilmente.
E così è stato anche con questo Il libro del fiume.
Un romanzo che non mi ha lasciato null'altro che pura fiction economica dentro.

Davvero pochi spunti interessanti a parte quelli di "colore" dovuti all'ambientazione ricreata.
Tra le poche cose interessanti posso nominare tutta una parte dedicata al mostrare i danni dovuti ai fanatismi e alle superstizioni.
Degni di nota anche i dubbi relativi al conservatorismo di un monto che funziona, limitando però la libertà di un intero genere, contrapposto ad un mondo più libero ma con un avvenire ignoto.

Però tutto questo viene controbilanciato da altri spunti davvero di poco conto... considerazioni illogiche come il disgusto verso una guerra che miete vittime, dopo la scoperta di una sorta di immortalità...
Scusate, io non sono guerrafondaio e della guerra ne ho una certa paura, ma proprio perché sono mortale.
Capisco che l'autore abbia voluto metterci una bella accusa contro la guerra nel suo libro, che sta bene su tutto, ma c'è modo e modo.

In definitiva il libro non fa per me, ma se siete amanti degli enigmi e dei misteri, potrebbe interessarvi.
Spero che il secondo sia migliore, che mi regali qualcosa di più interessante del semplice intrattenimento. Non chiedo tanto, almeno dei dialoghi arguti o delle riflessioni interessanti da parte dei personaggi, cose quasi assenti in questo primo volume.

Link alla seconda parte.

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