martedì 27 gennaio 2015

Gli orrori di Omega di Robert Sheckley

www.mondourania.com
Articolo di: AleK

Senz'ombra di dubbio Gli orrori di Omega rappresenta alla perfezione quel che io reputo "Ottima Fantascienza".
Sono libri di questo tipo che mi hanno fatto appassionare al genere e sono storie di questo tipo che cerco quando inizio una nuova lettura.

Questo romanzo è la sintesi perfetta tra una storia avventurosa fantascientifica e un messaggio politico di critica sociale. Se ci aggiungiamo pure lo stile di scrittura ottimo, abbiamo come risultato forma, contenuto e sense of wonder perfetti tutti e tre.

Se non si fosse capito, reputo questo libro un capolavoro e Sheckley un genio. E ora vi spiego perché, però attenzione, per poter commentare questo libro dovrò fare inevitabilmente alcune anticipazioni di trama (sull'ambientazione più che altro). A mio avviso ciò non compromette minimamente la lettura, essendo un libro basato su contenuti e non su un semplice "intreccio", però se odiate qualsiasi forma di anticipazione, nel continuare a leggere, potreste innervosirvi un po' (eufemismo)...


Sheckley è riuscito a descrive una società ripugnante all'occhio del lettore, di quelle parossistiche, apparentemente esagerate nel portare agli estremi le situazioni, quasi un racconto di propaganda per far capire alla gente la necessità del controllo e della legge, senza che il lettore stesso si renda conto che nella realtà, quello di cui si sta parlando, è il nostro mondo. Tutti i princìpi su cui si basa il mondo di Omega sono gli stessi sui quali si basa la nostra amata e rispettabile società.
Allo stesso tempo, ne ha descritta un'altra spaventosa, sterile, fatta di uniformità e legalità in cui la libertà d'espressione coincide con l'obbligo di seguire le regole e uniformarsi, perche la divergenza d'opinione è pericolosa, causa contrasti, potrebbe "offendere" gli altri. E "offendere" non è un termine che uso a caso, anche in questa descrizione ricade la nostra rispettabile società: guardate con attenzione gli eventi d'attualità, come il massacro nella redazione del Charlie Hebdo e scoprirete l'ipocrisia infinita messa in scena: un grandissimo scandalo per difendere la "nostra" libertà d'espressione, cavalcando l'onda dell'emotività, creato solo per poter delineare un nemico esterno. Poi, passata l'emozione, si iniziano già a mettere i puntini sulle "i"... che la libertà va bene, ma non bisogna offendere e cose di questo tipo, come dire: "Non ci allarghiamo eh!".

Questo romanzo è del 1960 e siamo ancora lì, solo con tanta ignoranza in più. L'alpha e l'omega ancora permeano il nostro mondo in un connubio ipocrita che lascia senza fiato.
Gli orrori di Omega è la storia di un uomo inadatto alla vita, sia su Alpha che su Omega, che cerca di sopravvivere al meglio delle sue capacità, ma che verrà castigato da entrambi i sistemi e che scoprirà, in una fantastica scena metaforica finale, che il più grande nemico dell'uomo non è altri che se stesso: moralità, religione, tutto quello che ci viene inoculato fin dall'infanzia nel cervello, ci tiene in catene, anche quando pensiamo di essercene liberati, quando pensiamo di aver preso le distanze dalle consuetudini, da ciò che si dà per scontato, tutto questo continua a ronzarci nel cervello sotto forma di sensi di colpa.
Nella recensione di Kill Ball citavo la famosa frase di Calvino sull'inferno dei viventi, alla fine la stessa frase cade alla perfezione anche per questo libro, da una parte chi accetta l'inferno, uniformandosi al politically correct o eludendo qualsiasi legge a suo vantaggio o entrambe le cose, dall'altra chi cerca continuamente chi o cosa, nell'inferno, non lo sia, rimanendo un reietto che vive sabotando sé stesso tra dubbi e sensi di colpa a causa di un imprinting di cui non riesce a liberarsi. Per la serie "Ho visto le menti migliori della mia generazione distrutte dalla pazzia..."
Forse mi si accuserà di un eccesso di sovrainterpretazione riguardo al finale, ma se riflettete attentamente, molte persone che, come il protagonista, non accettano né l'uno né l'altro sistema, spesso vivono autosabotandosi e dubitando costantemente di se stessi.

Oggi siamo testimoni di un periodo storico in cui va di moda (fa guadagnare voti) la falsa lotta contro Omega e in cui si sottovaluta il pericolo di Alpha. Forse c'è stato un periodo in cui accadeva il contrario, magari ai tempi della controcultura (anni '60 e '70) non lo so, non sono tempi che ho vissuto, in ogni caso è bene tenere presente che i due aspetti esistono simultaneamente, nessuno dei due andrebbe sottovalutato.
Purtroppo viviamo in un mondo in cui i temi di discussione non sono altro che un "bacino di voti" e la politica non è altro che una scadente serie televisiva che modifica il proprio messaggio in base ai dati "Auditel", dunque se Omega vi ripugna e e Alpha vi terrorizza, non dimenticate che li viviamo quotidianamente entrambi e che con la menzogna del "giusto mezzo" aristotelico* continuiamo ad accettarli entrambi.

Come dicevo è il romanzo perfetto e ciò di cui vi ho parlato è solo un assaggio, qualsiasi altro tema aggiunto, sarebbe stata un' anticipazione della trama ancora più fastidiosa da scoprire, qualsiasi citazione, avrebbe potuto rovinare il gusto della lettura. Imperdibile.



(*) =  per quanto mi riguarda, il giusto mezzo aristotelico è spesso, non sempre, ma spesso, una fesseria utilizzata per fare il lavaggio del cervello alla gente con un animo nobile. Ed è alla base di tutti i mali, tra cui l'immobilismo, per tre motivi:

1) Spesso, tra due estremi, uno è giusto e l'atro e sbagliato. O comunque uno è migliore dell'altro e dunque il giusto mezzo è un'idiozia.

2) Si vuol far credere che le alternative possibili siano solo due, quando in realtà possono essere infinite.

3) Fra due scelte agli antipodi, entrambe funzionanti, il giusto mezzo è una catapecchia che a stento si regge in piedi solo perché non tira vento.

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