mercoledì 7 ottobre 2015

"Air - Custodi del sonno" di Christian Cantamessa (2015), con Norman Reedus, Djimon Hounsou e Sandrine Holt

Scritto da: Ataru Moroboshi


Christian Cantamessa è un famoso sceneggiatore nel campo dei videogiochi; ha firmato il recente e premiato "La Terra di Mezzo: L'Ombra di Mordor" (2014) e l'incontestabile capolavoro "Red Dead Redemption" (2010). A quanto pare però non disdegna neppure il mezzo più classico della pellicola e si è dedicato alla regia di questo "Air", del quale a breve, potrebbe uscire l'adattamento videoludico ... ma guarda un po' la vita!

Non sono solito citare molto gli attori di un film, salvo non sian incredibili nel bene (come Robin Wright, post su "The congress" di Ari Folman) o nel male (cagnacci maledetti come Jim Sturgess, post su "Upside Down" di Juan Solanas). In questo caso ho fatto una eccezione per sottolineare una singolarità, saranno praticamente i soli interpreti che vedrete ed uno su tre apparirà solo poche volte!

Presa da qui.

Bene, soldi risparmiati per soggetto, sceneggiatura e messa in scena?


Solo nel mondo delle favole e degli orsetti pucciosi!

Lo spettatore viene proiettato immediatamente nel sottosuolo, ove si svolgeranno il 99% degli accadimenti e gli verranno mostrati i due protagonisti maschili al risveglio dal criosonno di 6 mesi. Senza voce narrante (lode a Cantamessa) nel giro di pochissimi minuti si verrà a conoscenza del fatto che catastrofiche armi chimiche hanno reso irrespirabile l'aria sulla terra, o quantomeno negli USA, che per ogni buon americano che si rispetti, costituiscono l'unica parte che conta del pianeta!
I pochi sopravvissuti si sono perciò rifugiati nel sottosuolo (nel caso specifico, in un silos missilistico), ove sopravvivono in un sonno criogenico e ove pochi di loro vegliano sul sonno di tutti. Questi "guardiani" sono i protagonistidel film, costretti a svegliarsi di sei mesi in sei mesi, avendo come unici scopi, nelle poche ore di veglia, il verificare il corretto funzionamento dei macchinari che tengono in vita tutti e soprattutto la tossicità dell'aria esterna, costante come nemmeno a Pechino (link al post)!

L'idea di base è buona, un'umanità sul punto di collassare che prolunga la propria esistenza in attesa che il pianeta si auto-decontamini, che rigeneri ciò che l'uomo ha danneggiato....c'è spazio per una critica ragionata. Oppure potrebbe essere una bella metafora della nostra società, sostituendo al sonno obbligato il concetto di lavoro in un sistema capitalistico. Insomma, nei primi minuti ho aspettative alte.
Inoltre la figura dei custodi del sonno poteva essere interessante: in coppia per non impazzire e con compiti e caratteri diversi per compensarsi. Sembra che dietro vi sia del pensiero, lo spettatore può credere che durante la pellicola vi saranno riflessioni sull'importanza del loro ruolo e sul modo diverso di sopportarne il peso. Come accetta l'essere umano di rinunciare alla propria esistenza, di sprecare il proprio limitato tempo, per garantire la vita degli altri, del gruppo o addirittura della specie?

Invece no, tutto si ridurrà alla banalizzazione della solitudine dei due guardiani, che resistono a tale vita abbandonandosi alle allucinazioni su una donna criogenizzata (il terzo personaggio della storia), o alla masturbazione!
Wow, troppa grazia! Sarà mica un eccesso di introspezione? :)


Tutti a dormire e nessuno che pulisce. Nell'immagine, presa da qui, un grave allergico alla polvere!

Bastano dieci minuti per capire che tutto si ridurrà ad un film superficiale sulle paure e sulle azioni atte a sopravvivere. Il regista ha scelto la via facile dell'action movie, ma con poca, pochissima azione! Non vi sentirete mai empaticamente coinvolti negli stati d'animo dei protagonisti, non troverete terreno fertile per riflessioni sulla società attuale e futura e non sarete mai curiosi di sapere cosa accadrà, chi si salverà. Quindi alla fine rimane un solo dubbio: cattiva fantascienza o pessimo action? Bel dubbio...

Il film risulta claustrofobico, con pochi personaggi, pochissimi temi, con location tutte uguali e con frasi scontate e mai incisive. In pratica risultano completamente dimenticabili sceneggiatura, fotografia, colonna sonora e montaggio, sempre piatti e banali, ma mai quanto la caratterizzazione dei due guardiani, che da soli avrebbero dovuto reggere il film, oltre che le sorti dell'umanità!
Unica variazione sul tema, 10 secondi in superficie, al solo fine di mostrare allo spettatore ciò che rimane del mondo. Perchè per gli americani questa è l'apocalisse; una sterminata metropoli statunitense in degrado, coi suoi grattacieli, le sue larghissime strade, i suoi centri commerciali vuoti.

Poi magari in Asia la natura è rifiorita ed il mondo non è spacciato, anche senza gli USA!



Niente zombie stavolta? E invece siii, siamo noi spettatori dopo 10 minuti! Presa qui.


Le frasi-effetto del film:

"Noi non possiamo decidere chi vive e chi muore" Retorica assassinaaaa, quasi mi strozzo con la bibita! Per fortuna gli risponde il secondo guardiano, opportunamente sedato dopo una sessione di autoammmmore:

"Sai cosa possiamo? Pensare l'uno all'altro, come in una famiglia. Non è omicidio, è sopravvivenza". Questo è l'unico barlume di realismo, di logica non buonista, in un mondo post-apocalittico, con risorse limitatissime, ove due cerebrolesi-sfigati hanno in mano la continuità della specie!

Queste, nel bene e soprattutto nel male, sono le frasi memorabili, il resto è "palta". Le azioni sono peggio: pensate che in carenza di ossigeno, i due pensan bene di prendersi a pugni ed ansimare copiosamente...."ma son ragazzi"!
Perchè lottare se non vi è più nulla? Ancor peggio, perchè continuare a vivere, con quali prospettive?
Trovate risposte, non stupide, o superficiali e sarete in grado di riscrivere il finale del film, migliorandolo. Se poi ci metterete pure un poco di cinismo, ve ne sarei davvero,
davvero grato.


Tutta la sala aveva questa espressione durante il film! Presa qui.

Ho da poco descritto altri due lavori che trattavano il tema della solitudine (post su "Astronaut - The last push"  e  post su "Love") e pur con luci ed ombre è indubbio che entrambi centrino molto meglio il bersaglio, al confronto di questo prodotto semplice-semplice, che poteva essere un film per TV dei ragazzi, da pomeriggio del doposcuola, anzichè una pellicola da cinema.
Se voglio dell'intrattenimento, me lo scelgo di alta, altissima qualità e mi guardo ad esempio un "Mad Max: Fury Road" di Miller (post di Alek).
"Air" la qualità non sa nemmeno cosa sia; in tutta onestà non risulta un film odioso, non tedia lo spettatore come farebbe, per intenderci, un "Transformers 4" (brucia Bay ... brucia!), è semplicemente una pellicola inutile.


2 commenti:

  1. Ho trovato anche io che il film sia del tutto inutile. Una sorta di modo di dire delle mie parti recita: "Inutile, come l'ARIA nella confezione del mottino!".
    Vorrei poter dire che è tutta colpa della sceneggiatura, ma i due attori e la poca originalità delle riprese creano l'atmosfera perfetta per una pennichella pomeridiana di metà agosto!

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  2. Purtroppo è tutto vero.... e per fortuna è solo inutile, la prossima rece. che pubblicherò (credo domani) tratta di un film addirittura dannoso!
    Il vero peccato è che il ruolo dei protagonisti si prestava benissimo ad infinite considerazioni sociali, od almeno ad un po' di introspezione, invece salta fuori solo un pessimo action, che disturberebbe pure la pennichella ;)

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