venerdì 16 ottobre 2015

Maze Runner - La Fuga (2015), di Wes Ball. Trama con spoiler, tranne sul finale!

Scritto da: Ataru Moroboshi


Detesto riassumere i film, ovvero occuparmi della cosa che meno mi interessa in un'opera cinematografica, la trama. Lascio in genere che di questa incombenza si occupi Wikipedia. Eppure questo "Maze Runner - La fuga", seconda fatica di Wes Ball, è parecchio trascurata dall'enciclopedia online più famosa del globo. Pochissime parole che tralasciano gran parte di ciò che ammirerete sul grande schermo. E allora perchè non occuparmene? 
In fondo l'opera prima del regista, "Maze runner - Il labirinto", non mi era piaciuta, ma non mi aveva neppure fatto soffrire troppo. Certo il target era, ed è, young adult, ma avevo visto opere per adulti molto meno tollerabili.
Inoltre è previsto un terzo capitolo, perciò volevo valutare se gli spunti presenti nel secondo capitolo, sarebbero riusciti a condurmi nuovamente in sala.
  
Locandina originale, presa da qui.


Tutto inizia con un sogno del protagonista, Thomas (l'attore newyorkese Dylan O'Brien), che aiuta lo spettatore a ricordare dove si era giunti col primo film, poi subito una fuga (1), per anticipare cosa ci attende in questa seconda pellicola; sarà solo la prima di una lunga serie e ad essa seguirà la rivelazione che il mondo, conosciuto dai ragazzi fuggiti dal libirinto, non esiste più. LOL. 
I giovani sono portati al sicuro in una base ove scoprono di essere immuni al virus che sta decimando l’umanità e perciò sono l’unica speranza per il genere umano. LOL al quadrato e son passati al massimo 2 minuti!

Nella base sono nutriti e curati, assieme ad altri ragazzi sfuggiti dai molteplici labirinti, ma il fatto che vengano chiusi a chiave nei dormitori e che alcuni di loro vengano selezionati per andarsene, senza che se ne sappia nulla, insospettisce il protagonista. Durante la notte un ragazzo invita Thomas ad intrufolarsi nei condotti dell’aria per sbirciare … no, non è un film con Alvaro Vitali, quindi niente doccia sexy ... peccato!
INIZIO SPOILER
Riescono ad arrivare ad un misterioso laboratorio e scoprire che i ragazzi “liberati” vengono invece utilizzati come cavie; questo mi ricorda molto "The running man" ("L'implacabile" in Italia) del 1987, che però era un po' più evocativo. Sempre nel laboratorio riusciranno a sbirciare una videochiamata con funzione di spiegone.
Ovviamente tutto è perfetto, i ragazzi non sono mai goffi o sfortunati, non si fanno mai sentire e il soldato a cui rubano la tessera magnetica per accedere al laboratorio, tal “Gigione lo sbadato”, mai si accorgerà di averla persa e continuerà a sbattere contro porte chiuse, senza mai dar l’allarme.

Il laboratorio segreto con le cavie. Presa da qui.

Dopo la scoperta che i ragazzi “salvati” sono in realtà usati per trovare la cura al virus, si apre una nuova fase di fuga (2), in cui anche la convalescente Teresa (l'attrice britannica Kaya Scodelario) riesce a seminare soldati allenati. Malgrado la presenza di molti militari armati, il gruppetto di ragazzi riesce ad abbandonare la base e a rifugiarsi in un edificio, trovato nel buio pesto della notte. Qui pianificano di raggiungere un popolo ribelle delle montagne, nominato durante la videochiamata-spiegone e detto Il braccio destro. Sempre in questo edificio decidono di dividersi (ma perchèèèèè?) e, trovato il generatore di corrente, di illuminare tutto a giorno; in pochi secondi si ritrovano inseguiti da umani trasformati dal virus in mostri violenti, ciechi ed urlanti. 
Capite? 
I mostri ciechi gli danno la caccia solo dopo che le luci sono state accese … ovvio no ... mi sanguina il cervello

Nuova fase di fuga (3), poi si scappa ed infine si corre ;) 
Il tutto ricorda molto, ma in peggio, la scena di “Io sono leggenda”, quando recupera il cane nel palazzo infestato da vampiri.
Dopo questa placida e rilassante notte inizia una lunga marcia verso le montagne, con un ferito al seguito. Passando per una città trovano solo macerie e scoprono di essere ancora cercati dai militari. Le condizioni del ferito (ovviamente di colore, con tratti mediorientali, mai che il primo a patire sia un “bianco”) peggiorano e perciò devono trascinarlo per chilometri, ma a un certo punto mostra a tutti l’Alien che gli si sta sviluppando sulla pancia (le citazioni, o i plagi continuano) e decide di suicidarsi. Ennesima assurdità, invece di sparargli gli lasciano l’unica arma che avevano e se ne vanno. In lontananza si ode uno sparo, ma nessuno torna a verificare e a recuperare l’arma. Siamo al 51esimo minuto e mi sanguinano gli occhi, le orecchie e le meningi!

Continua il piacevole viaggio verso le montagne, funestato dall’arrivo di una tempesta; inizia una nuova fase di fuga (4) dai fulmini e Minho (l'attore coreano Ki Hong Lee) viene quasi cotto, però non essendo di origine africana o mediorientale, bensì asiatica, sopravvive anche ai fulmini … in fondo si sa, gli orientali sono inarrestabili!

C'è elettricità nell'aria..sarà desiderio sessuale o amore? Presa da qui.

I ragazzi trovano riparo in un nuovo edificio, dove vi sono già degli “inquilini”: tre domande vengon loro poste:

1) Da dove siete arrivati?
2) Dove state andando?
3) Qual è il mio guadagno?

Le risposte non devon essere corrette, perchè in un attimo i ragazzi si ritrovano appesi a testa in giù come salami. L'uomo e la ragazza che vivono in questo luogo, per tale azione, sanno da me soprannominati i salumieri.

Mi faccia due etti di crudo e uno di coppa! Subito si'ora. Presa da qui.

I “cattivi” della prima base, ovvero gli appartenenti all'organizzazione W.C.K.D arrivano di sorpresa in elicottero, costringendo tutti a una nuova fuga (5), con autodistruzione del rifugio ed alleanza coi salumieri ... mortadella per tutti!

Agli spettatori ancora vigili in sala (pochi) viene data una nuova informazione: il pianeta è flagellato da tempeste solari, che hanno creato immense aree desertiche, la “zona bruciata” e che costringono i sopravvissuti a vivere in villaggi sotterranei, connessi da gallerie. E’ qui che la salumiera pronuncia la frase migliore del film, poco prima di venir morsa e infettata, l’unica che sento di condividere:

la speranza è pericolosa, ha ucciso molti più amici miei che il virus e la zona bruciata messi assieme
Unica grande verità su uno dei peggiori mali dell’essere umano.

Come dicevo, nelle gallerie Thomas e la salumiera incontrano gli infetti e per salvarsi pensano a una soluzione innovativa, la fuga (6).
Giungono così ad una nuova città, che si sviluppa in superficie, smentendo quel che si era appena detto (spero che un pop corn mi vada di traverso e mi uccida!). In questa città cercano il resto del gruppo…in una discoteca (dai su, è un film per giovincelli)! Il prezzo d’ingresso è l’obbligo di bere una bevanda che li stordisca … quasi come nella realtà.
Thomas-sono-una-pippa-e-non-reggo-l’alcool sviene. Si risveglia assieme a tutto il gruppo e ai due salumieri (POONCI-PONCI-PO-PO-POOO, al regista piace vincere facile) e a questo punto come ci si diverte in questa domenica di un futuro distopico? Si picchia un po’ il proprietario (?) della disco, gli si ruba l’auto (berta!) e si va tutti in montagna.
Ma come, niente corse? Al tempo, al tempo…

Uno scorcio della zona bruciata, praticamente Dubai! Presa da qui.

In montagna li accolgono dei calorosi cecchini, che dopo averli mancati svariate volte e aver riconosciuto un amico fra i ragazzi, li portano finalmente all'accampamento del Braccio destro.

Al campo parte lo spiegone più lungo di tutto il film, sul virus e sulla cura. Gli uomini producono un enzima che ritarda la diffusione del virus, ma non lo blocca; l’enzima può esser solo prelevato dagli uomini, nello specifico dai giovani, ma non prodotto (coi laboratori di cui disponevano i “cattivi” non si poteva sintetizzare, maaamma miaaa che sofferenzaaaa). Peccato che a salvare la salumiera infetta basti la trasfusione del sangue di Thomas, cosa che rende difficile non immaginare una cura canonica.
SUPER SPOILER
Proprio qui, nel campo base dei montanari dal braccio destro allenato (!), dove finalmente son tutti salvi e non debbon correre, avviene il tradimento di Teresa, che poco prima aveva comunicato la propria posizione ai “cattivi”. Questi molto selettivamente arrivano bombardando e sparando a tutti e tutto; specifico selettivamente, perché malgrado le bombe, riescono a non far fuori nemmeno un personaggio di rilievo (livello “Manico super”).
I due salumieri fuggono (7), ma solo per poter ritornare in tempo per il finale “a sorpresa" più telefonato mai visto (con tanto di prefisso), mentre Thomas si arrende, per attuare il proprio piano.
Minho viene preso dai "cattivi" proprio come Han Solo ne “L’impero colpisce ancora”, manca solo la grafite, ma la forza (!) della scena non è nemmeno paragonabile e non sono nemmeno un estimatore della saga di Lucas. Il plagio è qui evidententissimo.
Fine dello SPOILER 
Il finale è delirante e privo di alcuna logica, realismo e consequenzialità, perciò se volete conoscerlo dovete patire un minimo e guardarvelo.

E' la prima volta che mi concentro sulla trama, perchè malgrado l'evidente debolezza della stessa, è l'unico elemento di rilievo in questo film. Non vi sono grandi concetti da sviscerare, il passaggio da un rifugio ad un altro non è purtroppo una consapevole metafora della condizione umana, ma solo la necessità dello sceneggiatore T.S. Nowlin di creare occasioni di fuga.

Tutti i personaggi (SPOILER pure quelli che tradiscono ... bella figura per l'unica ragazza del gruppo!) sono piatti quanto un foglio A4 e come si suol dire, tagliati con l'accetta, creati per ricoprire il proprio ruolo, aldilà del realismo e delle possibilità umane. Lo stesso protagonista si dimostra sempre e comunque indistruttibile: non c’è militare, mostro, proiettile, esplosivo o fulmine che possa fermarlo, ne corsa e trasfusione che possa stancarlo ... beato lui!

Chi avranno fatto morire in questo gruppo? Io avrei sbagliato. Presa qui.

I giovani tutti buoni o eroi, i grandi divisi fra spietati e comprimari dei ragazzi. E' tutto molto semplice e infarcito di luoghi comuni. 
Anche la fotografia, malgrado l'abbondante uso di computer grafica e le infinite possibilità nel mostrare un mondo distrutto, è decisamente piatta e mai ispirata. Nulla può indurre la visione di questo prodotto, salvo l'aver amato i romanzi di James Dashner o il precedente capitolo di questa trilogia, che si concluderà nel 2017.

Nella nostra bella Italia risulta vietato ai minori di 14 anni (maddechééé?), però mi chiedo davvero come possa apprezzarlo una persona che abbia superato quell'età.

Con il prossimo film tornerò ad occuparmi di messa in scena e contenuti, sperando mi capitino pellicole che effettivamente ne abbiano e augurandomi nel contempo che la cara Wiki torni a descrivere ampiamente le trame ... io con questa ho dato ... per sempre!

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