martedì 3 novembre 2015

Dopo la caduta di Nancy Kress

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Articolo di: AleK

E rieccomi a scrivere un'altro di quegli articoli che mi regaleranno tanti mal di pancia...
Nacy Kress (della quale ho già discusso a proposito dello stupendo Mendicanti in Spagna) è una delle autrici più quotate tra gli esperti di fantascienza e il libro in questione è stato addirittura premiato nel 2013 con i premi Nebula e Locus, dunque mi metto il cuore in pace e mi preparo a ricevere la mia dose settimanale di spocchioso, blogger che scrive sciocchezze, ti credi meglio degli esperti del Locus, ecc...
Già perché, nonostante tutto, io sono rimasto profondamente  deluso dal finale di quest'opera, tanto da ritenere incredibili i premi ottenuti nonostante l'indubbio valore del romanzo nella prima parte. Anche se in fondo, riflettendoci bene, rappresentano comunque un segno dei tempi, come vedremo in seguito.
Spero solo che qualcuno legga fino in fondo questa mia recensione, riuscendo a cogliere cosa mi è piaciuto dell'opera e perché certe cose le ho disprezzate.

E' evidente che la mia idea di buona letteratura e buona fantascienza sia esattamente agli antipodi rispetto a quella degli appassionati o degli esperti, dei quali non capirò mai come facciano a mettere sullo stesso livello qualitativo una storia quasi New age come questa e il capolavoro Storia della tua vita di Chiang, dove la fisica e la linguistica vengono utilizzate come base per speculazioni fantasiose e non vengano stuprate da del misticismo buttato là a caso e mascherato da (cito testualmente) autoconservazione in senso darwiniano.

Purtroppo, per spiegare nel dettaglio il perché della mia delusione (anche se immagino sia già chiaro con questa introduzione) dovrò fare pesanti anticipazioni di trama, se non avete ancora letto il libro e siete interessati a farlo, non proseguite con la lettura...


Iniziamo a discutere di quel che mi è piaciuto del libro.
Sì perché, delusione finale a parte, il libro mi aveva conquistato in pieno e godevo durante la lettura come poche volte mi era capitato in passato.
La storia era avvincente, il mistero sullo sfondo della trama era ben utilizzato, fungeva perfettamente da motore per portare a vanti la lettura, ma non era fine a se stesso, durante lo svolgimento dei fatti venivano affrontati in maniera efficace diversi temi, come la gravidanza e (soprattutto) la sessualità, quest'ultima pure in maniera progressista, trattandola sempre come un qualcosa assolutamente naturale, come il mangiare. In maniera molto intelligente erano affrontati pure i problemi legati al passaggio all'età adulta e i contrasti dovuti al machismo dei protagonisti, senza mettere in scena le solite banalità in cui dei personaggi fanno cose idiote a caso solo per mostrare quanto il machismo sia stupido. Nulla di tutto ciò, gli eventi sono ben costruiti e coerenti con i personaggi e in nessun momento irritano per la loro assurdità.

Però, proprio mentre mi stavo pregustando il finale, salta fuori un particolare che mi fa storcere un po' il naso: il complotto internazionale che insabbia le scoperte di alcuni scienziati (tra cui la protagonista).
Ci resto un po' male, anche perché, visto quanto accade, per tener nascosta una cosa del genere serve davvero il silenzio di migliaia di persone in tutto il mondo e su diversi livelli della scala sociale.
In ogni caso il romanzo funzionava e tengo botta, aspetto fiducioso il risolversi degli eventi, visto com'era riuscita a trattare abilmente certi temi, mi aspetto comunque qualcosa di strepitoso e non banale...

E infatti.
Si scopre chi è il vero responsabile della distruzione dell'umanità.
E' Gaia.
Sì, la Madre Terra si è ribellata a noi, ha causato terremoti, esplosioni vulcaniche e (addirittura) mutazioni batteriche mirate (e apparse per magia in tutto il mondo) tali da distruggerci.
Per preservare la vita. Vita che ha distrutto per distruggerci, ma va bene così...
Il tutto dicendo: "Non è misticismo, ma autoconservazione in senso darwiniano".
No, non è misticismo, è stato un lavoro che solo un Dio avrebbe potuto fare, ma non è misticismo...

Uno dei finali più ridicoli da me letti.

Tra l'altro, il tutto compreso e liquidato in pochi minuti.
E non è neppure tutto. Già, perché quando le nazioni della Terra si accorgono che i terremoti marini (responsabili degli tsunami che stavano per distruggerli) non potevano avere una causa naturale, iniziano a lanciare missili atomici a caso. Senza neppure chiedersi chi possa aver causato il disastro.

Per quanto ottimo nel suo inizio, non può essere premiato un lavoro del genere. Per quanto mi riguarda, sarebbe come premiare un romanzo storico che confonde le figure di Cesare e quella di Nerone. Capisco il desiderio e l'importanza di diffonde un messaggio ambientalista o comunque di mettere in risalto il fatto che stiamo distruggendo il nostro pianeta, ma le implicazioni di quanto scritto sono enormi e totalmente antiscientifiche. Al di là dei temi di autoconservazione e equilibrio naturale, sui quali ho già scritto una breve riflessione critica e dunque non mi ripeterò, qua c'è il tentativo di camuffare del becero misticismo new age da quattro soldi con una delle teorie scientifiche più importanti degli ultimi secoli, in un periodo nel quale la razionalità e la logica vengono stuprate quotidianamente dai media.
E no, non sono un bacchettone del razionalismo, adoro opere come Storia della tua vita di Chiang in cui si sfiora il misticismo e si va oltre le conoscenze fisiche, leggetelo, perché quello sì è un modo di fare speculazione scientifica in maniera intelligente, senza doversi inventare l'esistenza di Gaia come entità onnipotente.

3 commenti:

  1. Poteva andare peggio.
    Ispiriamoci a Godzilla: la Natura poteva inviare i Kaiju.
    Senti che storia:

    L'umanità cattiva inquina il pianeta, gli USA spadroneggiano e la Russia bombarda a caso gente QUINDI la Natura, scontenta dell'ONU, per trovare un nuovo equilibrio manda maremoti ovunque e anche i Kaiju. Contro di loro un gruppo di gladiatori con calzini nei sandali, presi a forza da un peplum.

    Mi immagino i grandi della fantascienza riuniti per premiare la Kress e assumerla nel loro Olimpo:

    "Dopo aver letto il finale di quest'opera... " Il fantasma di Asimov si lancia un'occhiata dietro le spalle, verso i giurati. Dick fa l'elicottero con l'uccello e Heinlein costruisce un modellino col meccano. "Ehm-ehm. Concordiamo che l'autrice ha qualcosa in più da portare nella fantascienza. Un cromosoma."

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