lunedì 22 febbraio 2016

Ricomincio da capo (Groundhog Day) di Harold Ramis,1993.


Scritto da: Ataru Moroboshi

"In piedi campeggiatori, camperisti e campanari! Mettetevi gli scarponi, oggi fa freddo.
Qui fa freddo ogni giorno. Fa freddo! Non siamo mica a Miami Beach, sai?
"

Se queste due frasi non vi dicono nulla, dovete assolutamente leggere questo post e subito dopo recuperare un film. Se invece vi hanno stampato un sorrisetto in volto ... a maggior ragione dovete leggerlo!

Anni fa, quando ancora ero uno studente universitario, mi capitò di discutere con un amico del film “Ricomincio da capo”, che molti giustamente chiamavano “Il giorno della marmotta”, traduzione corretta della commedia del 1993Groundhog Day”, diretta da Harold Ramis e scritta da Danny Rubin.
La sera stessa ce lo riguardammo e da allora non perdo occasione per proiettarlo, soprattutto con persone conosciute da poco, di cui non conosca i gusti e con cui voglia condividere una serata divertente, a prescindere da preferenze cinematografiche, età e dalle basi culturali.

Avendo avuto diverse occasioni per rivederlo, ho notato due cose:
  •   Che piace a tutti, ma proprio tutti. Incredibilmente riesce a comunicare a ogni generazione, anche a quelle più giovani ed abituate a ritmi più sostenuti.
  •     Che quasi nessuno comprende il vero significato dell’opera, tutt'altro che nascosto.
Perché?






lunedì 15 febbraio 2016

"Babel-17" e "Nova" di Samuel R. Delany

www.mondourania.com
Articolo di: AleK

Spesso leggendo i commenti e le selezioni di titoli fornite dagli esperti di fantascienza, siano essi professionisti o semplici appassionati, mi trovo nella situazione in cui non riesco a comprendere i criteri utilizzati per definire un'opera come un capolavoro o anche semplicemente bella.
Un esempio concreto delle mie perplessità è veder mettere sullo stesso livello qualitativo Nova e Babel-17 di Delany (anche se potrei fare esempi molto più estremi).

Siccome a me Babel-17 piace e Nova no, ho deciso di scrivere un articolo a tal proposito, così potrò spiegare il perché ritenga poco comprensibile l'equipararli.

Parte dell'articolo sarà inevitabilmente condizionato da un semplice "gusto personale" ma molto meno di quanto possiate immaginare: per me Babel-17 è un libro interessante con un buon ritmo e una perfetta fusione dei contenuti con la storia narrata, mentre Nova è un libro che non decolla quasi mai, nel quale degli ottimi spunti contenutistici sono diluiti in una marea di eventi inutili e con diverse cazzate mostruose, tra cui un finale super forzato. Va da sé che i contenuti più o meno interessanti dipendono dal gusto personale e rendono difficile poter parlare di stile di scrittura in maniera appropriata (nel senso che l'interesse potrebbe nascondere dei difetti e la noia metterli in evidenza) però è anche vero che se ritengo un evento una cazzata, questo è indipendente dall'interesse che genera in me l'opera.

giovedì 4 febbraio 2016

Città di carta (Paper Towns, 2015) di Jake Schreier


Scritto da: Ataru Moroboshi


Città di carta è il titolo, stranamente tradotto bene, dell'opera di Jake Schreier, tratto dall’omonimo romanzo di di John Green, la cui sceneggiatura è stata affidata a Scott Neustadter e Michael H. Weber. 
Perché ho elencato tutti questi nomi? Per ammettere di non conoscerli assolutamente e di essermi avvicinato a questa pellicola senza aspettative e tantomeno pregiudizi.
Esattamente come Maze runner - La fuga (link post), Città di carta è un classico young-adult movie, che fortunatamente si distingue dal primo per un “impasto” decisamente differente. 
Vi faccio un esempio, ecco la trama di Paper Town, senza spoiler:

Il liceale Quentin Jacobsen (il cantante Nat Wolff) è da sempre innamorato della propria vicina di casa, tale Margo Roth Spiegelman (la modella Cara Delevingne, chiamalo scemo!); crescendo si perdono di vista, ma la notte in cui lei lascerà il proprio boyfriend (causa corna!) avrà l’occasione di riavvicinarla. Purtroppo da quel momento Margo sparirà e inizierà un lungo viaggio per ritrovarla.

Ora provate a confrontare questa trama con quella, infinita, che scrissi per Maze Runner.



Sarà un bel film per occupare 103 minuti della propria vita?